A Lucilla, 6 aprile 2009
Un uomo che coltiva il suo giardino come voleva Voltaire.
Chi è contento che sulla terra esista la musica.
Chi scopre con piacere un'etimologia.
Due impiegati che in un caffè del Sur giocano in silenzio agli scacchi.
Il ceramista che premedita un colore e una forma.
Il tipografo che compone bene questa pagina che forse non gli piace.
Un uomo e una donna che leggono in silenzio le terzine finali di un certo canto.
Chi accarezza un animale addormentato.
Chi giustifica o vuole giustificare un male che gli hanno fatto.
Chi è contento che sulla terra ci sia Stevenson.
Chi preferisce che abbiano ragione gli altri.
Tali persone che si ignorano, stanno salvando il mondo.
(J.L. Borges, I Giusti )
La Casa Editrice TEXTUS si è sempre proposta al pubblico con libri di particolare pregio, prestando attenzione alla qualità dei testi, curando sempre con perizia anche l'aspetto grafico e la qualità della stampa.
È suo desiderio farsi conoscere oggi con le sue nuove iniziative editoriali, con le prospettive che intende aprire nel mondo della cultura locale e nazionale, con il suo impegno nella ricerca di inediti e testi di particolare interesse, attingendo nel passato e curiosando nel presente, con i suoi progetti futuri di nuove collane, con le sue ultimissime pubblicazioni.
E come tutti coloro che si accingono ad una nuova impresa ha tante ambizioni ed obiettivi da raggiungere. Il pensare, il conoscere, liberare le intelligenze in un impulso di stupore e curiosità sono i suoi sogni ed i suoi progetti… e per noi che animiamo questa piccola ma generosa Casa Editrice basterebbe che quattro lettori, uno a Melbourne, uno a Kinshasa, uno a Lima ed uno a Roma, in questo mondo sempre più piccolo, leggessero un nostro libro e si sentissero vicini.