Rivoluzionario in politica, irresoluto in amore, Constant non arrivò mai a scrivere il finale di questolungo racconto in cui trasforma le due donne da lui più amate in personaggi letterari: la remissiva Cécile, la donna da sposare che non viene mai sposata, e l'agguerrita, coltissima Madame de Malbée, ispirata alla figura storica di Madame de Staël. L'eroe è invece un uomo bizzarro che agisce dietro impulsi incomprensibili, assillato da mille consiglieri, timoroso di sbagliare: solo che «come accade spesso nella vita, le precauzioni prese perché un timore non si realizzi sono precisamente quelle che lo fanno realizzare».
Benjamin Constant scrittore e politico francese, uno dei padri del pensiero costituzionale moderno. Autore di saggi politici e di un Giornale intimo, a quasi cinquant'anni pubblicò il suo primo romanzo, Adolphe (1816). Cécile, opera incompiuta, venne pubblicata postuma.
Silvia Cassioli scrittrice ed editor di narrativa, esordisce con due libri di poesia. I suoi lavori, sia in prosa che in poesia, sono apparsi su «L'immaginazione», «Il Pensiero», «Il Verri» e «Semicerchio». Come narratrice ha pubblicato Il figliolo della Terrora (Exorma) e Il capro (Il Saggiatore). Vive in provincia di Siena.
pp. 128
Isbn 978-88-99299-41-5
€ 16,00