Sessanta risposte ad altrettante domande per raccontare la storia di Teramo, la città che ha dato nome all’Abruzzo. Lungo un percorso che va dalle origini preromane agli anni Ottanta del Novecento, lo storico Luigi Ponziani mette a fuoco i momenti, le personalità e le stagioni che hanno contrassegnato il cammino millenario di quella che un tempo era Interamnia e che poi divenne Teramum. I mutamenti degli assetti urbanistici, politici ed economici, così come quelli della dimensione civile, religiosa e culturale, al pari delle stagioni di crisi e delle fasi di prosperità, trovano sintesi in un dialogo che è soprattutto un ampio discorso (a un tempo rigoroso e divulgativo) sull’ininterrotto e plurisecolare processo di vita di una collettività. Ma l’analisi di Ponziani, sostenuta com’è dalla solidità di riflessione dello studioso vocato a una complessità di visione, non manca di soffermarsi sull’affiorare e il progressivo diversificarsi e definirsi dell’idea stessa di città, con tutte le molteplici implicazioni che una simile disamina porta a mettere in evidenza. Ne nasce anche una preziosa opportunità comparativa: quella di porre a confronto epoche diverse, per poter cogliere differenze e affinità tra il passato e il presente.
Luigi Ponziani è stato Direttore della Biblioteca Provinciale M. Dèlfico di Teramo fino al 2015. I suoi interessi storiografici hanno riguardato principalmente lo studio dei ceti dirigenti tra XIX e XX secolo e la storia civile e culturale regionale dell’Otto-Novecento. Tra le sue monografie: Notabili, combattenti e nazionalisti. L’Abruzzo verso il fascismo (Milano, FrancoAngeli, 1988), Il fascismo dei prefetti (Catanzaro-Roma, Meridiana Libri/Donzelli, 1995), Il capoluogo costruito. Teramo in età liberale (Teramo, Edigrafital, 2003), Letterati, libri e lettori nell’Abruzzo della Restaurazione (Teramo, Ricerche e Redazioni, 2012) e Teramo dall’età giolittiana al fascismo. Per Textus ha pubblicato Nascita di una provincia (1999).
Simone Gambacorta è nato nel 1978 e lavora nel giornalismo e nella cultura. Vicepresidente dell’Ordine dei giornalisti d’Abruzzo, presidente della giuria del Premio Teramo per un racconto inedito (del quale in passato è stato segretario), è direttore del Premio Giuseppe Zilli per il giornalismo. Socio della Deputazione abruzzese di storia patria, dell’Istituto abruzzese di ricerche storiche e della Società napoletana di storia patria, è componente del Comitato per il centenario della nascita dello scrittore Michele Prisco, istituito presso il MiC. Responsabile per otto anni delle pagine culturali del quotidiano teramano «La Città», ha pubblicato interventi critici sulle riviste «Studi medievali e moderni», «L’indice dei libri del mese», «L’illuminista» e «L’immaginazione».
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pp. 244
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