Traduzione e cura di Claudia Tatasciore
«Non poteva lamentarsi, pensò K. mentre giaceva grondante sul letto, la Città – così la chiamava tra sé, il nome proprio lo riservava soltanto all’altra, a casa sua –, la Città aveva fatto davvero di tutto per accoglierla, il suo vigoroso corpo palpitante non smetteva di cingere e abbracciare il corpo decadente e sfiorito di K. come un robusto cobra, un jibóia, un comune boa constrictor oppure, nei giorni più allegri, un variopinto boa arcobaleno che lentamente le spremeva via l’aria dal petto, e a ogni nuova stretta lei sentiva il famigerato alito dei boa, il bafo da jibóia, una volta ebbe anche la fortuna di sentirlo al rettilario, maledetto quel giorno!, un suono orribile, e nelle brutte notti in cui l’aria veniva a mancare non solo nella stanza ma anche nei suoi polmoni, si svegliava di soprassalto a quel suono, e a quel sogno che di nuovo tornava».
Collana: Grani
Diretta da Daria Biagi
pp. 68
isbn 978-88-99299-20-0
€ 8,00